Via di Sotto, già via degli Asinari.
Il suo nome risale al 1300 d.C., fu chiamata via di Sotto perché corre parallela, ma più in basso di Via Nuova. Collega piazza XX Settembre a via Guarnacci e trova sulla sua sinistra la discesa per la lunga e suggestiva scalinata che raggiunge la grandiosa Fonte di Docciola, costruita nel 1254 d.C. da maestro Stefano.
Oggi solitaria e maestosa, a fondo di un’alta ripa, insieme all’omonima porta, forma uno dei complessi architettonici più familiari e suggestivi delle città. La sua acqua che serviva da forza motrice ai molti mulini allineati lungo il botro che scende verso l’Era veniva usata nel Medio Evo, dall’Arte della lana che qui aveva i suoi opifici.
La città di Volterra e il suo splendido circondario sono, probabilmente, in Toscana, una delle realtà più diversificate e ricche di attrazioni. L’indiscutibile tradizione storica si unisce alla splendida natura che offre, dalla morfologia, alla vegetazione, alla fauna, un patrimonio davvero imponente.
A Volterra la storia ha lasciato il suo segno con continuità dal periodo etrusco fino all’ottocento, con testimonianze artistiche e monumentali di grandissimo rilievo, che possono essere ammirate semplicemente passeggiando per le vie del centro storico, ma anche visitando i musei cittadini: il Museo Etrusco, la Pinacoteca Civica, il Museo d’Arte Sacra, l’Ecomuseo dell’Alabastro.
Accanto a questi monumenti si può trovare un paesaggio incontaminato, una qualità della vita ancora a dimensione umana e un artigianato artistico unico al mondo: l’alabastro.